C’ERA UNA VOLTA SERGIO LEONE
La mostra arriva a Roma dopo essere stata presentata l’anno precedente alla Cinémathèque Française di Parigi e si arricchisce di altri materiali e di un apparato video più coinvolgente. Il percorso parte con la presentazione dei genitori di Sergio Leone, entrambi legati al mondo del cinema e si dipana seguendo la crescita del regista dagli esordi fino ai lavori che lo hanno reso noto e al progetto mai realizzato dedicato alla Battaglia di Leningrado. Nella mostra si narra il rapporto con i grandi autori del cinema del passato, il legame con la storia dell’arte e con la letteratura e l’eredità del metodo Leone in molti registi contemporanei. È un percorso ricchissimo di materiali originali, aneddoti, fotografie, oggetti personali e di scena, costumi, scenografie…il tutto enfatizzato dall’utilizzo di suoni (il trillo continuo del telefono di C’era una volta in America, i passi sul pavimento di legno a richiamo del saloon, il bellissimo video del rumorista con la valigia dei suoi attrezzi), di musiche (un’intera sezione è dedicata a Morricone), di dispositivi che raccontano i visi, le inquadrature, insomma il “metodo Leone”. È stato faticoso ma è sicuramente prevalso il godimento.
Museo dell’Ara Pacis
a cura di Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini
mostra coprodotta da Cinémathèque Française di Parigi e Fondazione Cineteca di Bologna;
promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale– Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Ministère de la culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, SIAEe grazie a Rai Teche, Leone Film Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale, Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici.
Realizzazione ed allestimento: TAGI2000 srl e Italvideo
Foto di Lorenzo Burlando