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DISORDINE

Il nostro progetto di allestimento per la mostra di BilBolBul 2013 – La quinta verità di Vittorio Giardino è stato selezionate per Disordine 2018 – Rassegna di architettura in cittá organizzata dall’Ordine degli architetti di Bologna.

Le storie che Vittorio Giardino ha illustrato nel corso della sua produzione, sono spesso caratterizzate da sceneggiature avvincenti e fini intrecci di fatti e accadimenti.
L’intrico creato da Giardino, fatto di personaggi e storie in cui la “verità” non è quasi mai quella che si manifesta al primo sguardo, si materializza nell’intreccio fisico delle linee tracciate sulle pareti che circonda e incornicia le tavole originali protette da semplici lastre di vetro. Le linee spezzate, che simboleggiano le vite dei personaggi del fumettista bolognese, si intersecano e si incrociano proprio come nelle storie narrate, creando un reticolo che scandisce la sua produzione.
Sullo sfondo, il volto di Max Fridman, uno dei personaggi simbolo creati da Giardino che, ricordando sfacciatamente la fisionomia dell’autore, ne diventa l’alter ego.
È proprio questo volto, che accompagna il pubblico nella visita della mostra, a divenire elemento scenografico e di sorpresa.
Infatti, più ci si avvicina al volto, più si intuisce che quello che sembrava una semplice grafica “piatta” è in realtà un elemento tridimensionale formato da elementi su piani paralleli, distanziati fra loro, ognuno con una porzione del volto: prima il naso e le sopracciglia, poi il cappello, di seguito la barba e la bocca ed infine, sulla parete di fondo, gli occhi.
Tenendo conto del cono prospettico da inizio mostra, più il visitatore si avvicina al volto più gli elementi che lo definiscono si sfalsano acquisiscono volume apparendo sospesi e diversi da come ce li si aspettava.
Una metafora dell’impossibilità di arrivare subito alla verità, se non mettendosi nella prospettiva giusta, tema che viene riproposto continuamente nelle opere in mostra.

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